Progetto mare sicuro: l' obbiettivo è garantire la sicurezza sulle spiagge versiliesi

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Come prevenire e curare le “punture” delle meduse, capire quali sono le specie ittiche più pericolose e quelle innocue del mare versiliese, conoscere i modelli comportamentali e gli accorgimenti più adatti in caso di contatto con specie urticanti o pesci che “pungono”, come le raganelle. Questo lo scopo dei depliant e dei cartelli informativi che saranno rispettivamente distribuiti e installati sul territorio versiliese prima dell’inizio della stagione estiva. Amministratori degli enti locali, tecnici, esperti e rappresentanti di associazioni sono d’accordo nel promuovere una capillare campagna informativa i cui dettagli sono stati messi a punto lunedì 3 marzo, nel corso dell’incontro, convocato dalla Provincia, e tenutosi nella sede dell’amministrazione presso il Centro congressi Principe di Piemonte di Viareggio.

La campagna informativa risponde ad un’esigenza ben precisa: permettere al bagnante di sapere quali specie ittiche si trovano nel mare versiliese. Questo consentirà al turista e al villeggiante di avere una maggiore consapevolezza degli “incontri” che potrebbe fare in mare, senza che si generino facili paure, dovute proprio alla mancata conoscenza.

L’intento, infatti, attraverso indicazioni essenziali, chiare e utili, è soprattutto quello di tranquillizzare i bagnanti.

Ma non solo.

Il progetto "Mare sicuro" che sta concretizzandosi con l'interessamento della Provincia di Lucca della Capitaneria di Porto, dei comuni e delle associazioni di categoria riguarda anche la bassa stagione.

Durante l'ultima riunione tenutasi in capitaneria con l'Assessore provinciale Favilla e il Comandante Canu, oltre ai rappresentanti degli enti coinvolti, si è sottolineata la necessità di garantire la sicurezza sulle spiagge versiliesi non solo in alta stagione ma anche in bassa stagione.
“La finalità – spiega l’assessore provinciale Favilla – è di innalzare i livelli di sicurezza sulle spiagge puntando su informazione e prevenzione, ma anche sulla dotazione di attrezzature e personale non presenti in quei periodi, magari di bel tempo, in cui il litorale è frequentato dai turisti ma non ancora dai bagnini. L’idea, una volta che sarà operativa, è di allargare la campagna informativa che sarà curata principalmente dalla Capitaneria, a cui va il mio ringraziamento, soggetto responsabile e competente della sicurezza in mare”.

Tra le ipotesi proposte, la sorveglianza da parte di volontari nelle aree più frequentate e la dotazione di patini di salvataggio.

E' stata anche affrontata la questione di mezzi di soccorso motorizzati, in spiaggia e in mare, come quad e moto d'acqua, per migliorare la tempestività e la velocità del soccorso.
Al momento però l'utilizzo di tali mezzi non può essere regolamentato da specifiche ordinanze.

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