L'Ospedale “Versilia” di Lido di Camaiore ha superato il traguardo dei 150.000 ricoveri.

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Un dato importante e significativo che conferma il valore e la qualità di un progetto che, solo qualche anno fa, sembrava impossibile da concretizzare.

L'idea di racchiudere in un'unica struttura sanitaria i quattro ospedali presenti sul territorio versiliese (Viareggio, Pietrasanta, Camaiore, Seravezza) prende corpo ufficialmente nei primi anni 90. Un'idea che scatena forti polemiche e diffuse preoccupazioni tra cittadini e turisti, scettici sugli esiti e contrari ad una dimunizione delle strutture sanitarie e ad un impoverimento dei servizi offerti. Per fortuna, però, la realtà si mostra ben presto diversa. Il progetto, infatti, procede senza particolari intoppi ed arriva il giorno dell'inaugurazione.

E' il 13 giugno 2002, quando il Presidente della Regione Claudio Martini taglia il nastro tricolore davanti a tante autorità, operatori e utenti. Circa 100 milioni di euro di investimento per una struttura che sorge all'interno di una pineta di 10 ettari e serve un bacino di 165.000 abitanti distribuiti in 7 comuni, ma che diventano mezzo milione durante la stagione estiva. Costruito in cinque anni (a tempo di record, visto che la media italiana è di 14 anni) su un progetto sanitario di Elio Guzzanti, un ex ministro della Sanità, secondo i canoni dell'ospedale ideale disegnato da Renzo Piano, rispetta l'ambiente circostante e ha percorsi separati per i dipendenti, i visitatori, le emergenze, le merci. Ma le peculiarità dell'ospedale della Versilia non si fermano certo qui: si tratta infatti di uno dei più moderni d'Italia, con soluzioni uniche e all'avanguardia per il trasporto interno dei materiali, grazie alle tartarughe (robot intelligenti che si muovono su piste magnetiche) e alla cremagliera per la trasmissione dei medicinali, referti e prelievi sistemati in speciali valigette. Il comfort alberghiero dell'ospedale è elevato, con ad oggi circa 500 posti letto distribuiti in moderne camerette singole o al massimo a due posti, tutte con area condizionata e vista panoramica sulle alpi Apuane e sul mare.

Si estende in orizzontale su un fronte di 250 metri, con un piano sotterraneo adibito a parcheggio per oltre mille posti auto, un piano ammezzato e quattro piani in superficie. I materiali usati sono quelli legati alla tradizione locale, cioè il cotto, il vetro e la pietra, il bardiglio nuvolato apuano, utilizzata per la grande hall), e quelli dell’innovazione come l’acciaio e l’alluminio per i reparti di degenza. La superficie coperta è di 70mila metri quadrati e occupa un volume di 230mila cubi. La struttura è interamente cablata e in rete con gli altri presidi del sistema sanitario toscano e con tutti gli altri Paesi del mondo. L'edificio ospita anche il cosiddetto piano-sociale, a cui si accede attraverso due scale mobili, aperto al pubblico esterno che può accedervi senza entrare in contatto diretti con la parte sanitaria, dove trovano spazio un asilo nido, un ristorante tavola-calda aperto per dipendenti e visitatori, bar e vari negozi come parrucchiere, edicola-libreria, fioraio, emporio, cappella religiosa, banca, due poliambulatori.

Dal 2002 ad oggi la gestione dell'Ospedale ha saputo valorizzarne le potenzialità, adeguandosi progressivamente alle esigenze dei cittadini per quanto concerne le degenze, la diagnostica, i trattamenti in Day Hospital o ambulatoriali, le operazioni chirurgiche, integrandosi perfettamente con l'Area Vasta ed ottenendo preziose collaborazioni da parte delle Associazioni di Volontariato, dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera scelta, delle strutture convenzionate, delle farmacie e dai comuni.

Non mancano, inoltre, le eccellenze quali la riabilitazione, la neonatologia, la Procreazione Medicalmente Assistita o servizi di cui poco si parla, ma che, a livello nazionale, sono presenti soltanto in 30 ospedali su 100 quale il Pronto Soccorso Pediatrico, attivo tutti i giorni 24 ore su 24. Da sottolineare, infine, l'importante sforzo sviluppato sul territorio con il recupero e la valorizzazione dei quattro vecchi nosocomi e l'aumento di spazi adibiti a servizi sanitari.

Forse anche per questi motivi la USL12 di Viareggio è la prima Azienda della Toscana ad adottare, per i propri assistiti, un criterio di cura basato sull'intensità, con i reparti gestiti non secondo una specifica specialità, ma tenendo conto del reale bisogno che ha il singolo paziente.

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