Alcoltest e simulazione di guida davanti al Mama Mia per limitare incidenti derivanti dall'abuso di sostanze alcoliche
Torre del Lago domenica 25 luglio 2010 0“Ricreazione in via d'estinzione”. Il progetto contro le stragi del sabato sera, con il patrocinio del Comune di Viareggio, l'azienda Usl 12, la Regione Toscana, il Comitato “Non la Bevo”, la Coop Tirreno e Crea, sbarca anche sulla Marina di Torre del Lago, grazie alla sensibilità di Alessio De Giorgi, proprietario del Mamamia.
L'iniziativa, che è stata presentata ieri mattina sulla terrazza del noto locale della movida torrelaghese, alla presenza dell'assessore alle politiche giovanili Vittorio Fantoni e della presidente del Consorzio Friendly Versilia Regina Satariano, si svolgerà venerdi 30 luglio. “Torre del Lago è una zona molto importante della costa toscana – hanno sottolineato gli organizzatori – dal momento che nei locali presenti sul viale Europa si riversano ogni sera migliaia di giovani da tutta Italia, che potranno entrare in contatto con gli operatori di “Ricreazione in via d'estinzione” per avere tutte le informazioni necessarie sui rischi derivanti dall'abuso di sostanze alcoliche”.
Viareggio ha aderito come già altri comuni della Versilia hanno fatto in locali quali la Canniccia al Forte dei Marmi, impegnandosi sul campo dell'informazione e della prevenzione.
Allo stand di fronte al Mamamia gli operatori, durante le serate nei locali, distribuiranno materiale informativo e gadget, ai ragazzi, invitandoli a provare il simulatore di guida e ad effettuare l' alcoltest. La Regione Toscana, per il secondo anno, ha erogato un contributo di 20 mila euro per questo progetto attraverso il Bando regionale sulle Politiche Giovanili e si tratta dell’unico progetto versiliese che ha avuto accesso a questi fondi.
Anche la Provincia ha manifestato ampio consenso e plauso per la qualità dell'iniziativa e per il suo significato che non vuole avere un intento proibizionista ma piuttosto intende stimolare una riflessione nei ragazzi sulle conseguenze a cui portano alcuni comportamenti e abitudini. Informare per prevenire, coinvolgendo anche i locali: il proibizionismo non serve a nulla, occorre la cultura della vita, e il rispetto di sé e degli altri, che passa attraverso la scelta di non bere quando poi ci si deve mettere al volante.
Letizia Tassinari
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