Viaggio al Museo della Marineria di Viareggio: un luogo da riscoprire.

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Il Museo della Marineria di Viareggio sorge nello storico edificio dell’ex mercato ittico, in Via Pescheria 9 nel cuore della darsena viareggina.

Inaugurato il 7 dicembre 2006, il museo si è arricchito nel tempo di nuovi pezzi e aree tematiche. Attualmente si articola nelle seguenti sezioni: attrezzature di bordo, cantieri navali, gente di mare, maestri d'ascia e calafati, marina italiana, marineria e arte, modellismo, palombaristica e lavori subacquei, pesca, strumenti nautici e vela.

Le attrezzature di bordo ci accompagnano gradevolmente nel passaggio dalle navi a vela a quelle a vapore, incuriosendo il visitatore a osservare particolari costruttivi come pistole lancia razzi, fanali, lanterne per lance di salvataggio, apparecchiature radio, campane di bordo, scandagli, orologi di bordo .

La sezione sulla gente di mare è una toccante raccolta di documenti ingialliti che rievocano gli uomini che, con spirito di sacrificio, hanno dedicato la loro vita alla marineria; possiamo trovare diari di bordo, patenti, libretti di navigazione, foto.

La sezione dedicata ai cantieri offre interessantissimi disegni e progetti. Fu proprio nei cantieri viareggini infatti che videro la luce per la prima volta al mondo navi come il Barcobestia (nome derivante dalla storpiatura di “barcabest” cioè la “nave migliore”), la Paranza Viareggina, la Tartana Viareggina a vela, il Bovo Viareggino, il Cutter Viareggino, la Goletta Viareggina.

Tale evoluzione cantieristica altro non era che il frutto della perizia dei maestri d’ascia e calafati, ai quali è giustamente dedicata una parte dell’esposizione: possiamo ammirare i ferri del mestiere di fabbri, funai, lattonieri, velai, bozzellai, segantini e carpentieri.

Le principali imbarcazioni che nascevano dal loro duro lavoro sono ben rappresentate nella sezione modellismo, nella quale sono presenti anche alcune riproduzioni pregevoli dell’Artiglio e dell’Artiglio II.

Proprio la parte dedicata ai palombari è quella di maggior prestigio: raccoglie i vari reperti recuperati dai sub francesi nel relitto dell’Artiglio, affondata nel 1930 per la esplosione di un pericoloso carico che stava recuperando. Dopo settant'anni dall'affondamento, e solo dopo 1500 ore d'immersione all'interno della nave che giace a circa 20 metri di profondità nella baia di Quiberon, sono di nuovo riemersi oggetti ormai dimenticati. Possiamo ammirare attrezzature, oggetti personali come rasoi e calzature, le stoviglie Richard Ginori usate sul piroscafo, frammenti di bottiglie, brandelli di abbigliamento, coltelli da pesca, arpioni.

Le gesta epiche dei palombari sono rappresentate anche sulle belle illustrazioni colorate della “Domenica del Corriere”, che rievoca le quotidiane battaglie con polipi giganti ed eventi storici come il recupero dell’oro dell’Egypt da parte dell’equipaggio dell’Artiglio II.

Questa missione, unica nel suo genere, valse gli onori di tutto il mondo e fu possibile grazie all’uso della torretta butoscopica inventata dal grandissimo Alberto Gianni, perito nella tragedia dell’Artiglio. Possiamo ammirare la torretta restaurata in tutta la sua grandezza; è di sicuro uno pei pezzi più belli del museo.

Altri pezzi che vale la pena vedere sono il cannocchiale di Percy Bysshe Shelley, annegato a bordo della sua goletta, l’Ariel, l’8 luglio 1822 davanti alle coste di Viareggio e un ceppo litico di ancora del V sec. a. C., ritrovato nelle acque di Pianosa negli scorsi anni Cinquanta.

Nel museo si trovano anche una pompa dell’aria, una chiesuola (un tipo di bussola ), strumenti nautici come sestanti, micrometri, girostati, contagiri, carte nautiche e grafometri, reti e vele.

Non mancano un tributo all’arte con quadri e opere di artisti viareggini, e alla marineria italiana in generale con cimeli legati ai marittimi, sia militari che civili.

Infine una curiosità: il logo del Museo riproduce uno dei mascheroni in ferro con anello d'ormeggio, che si trova su una fiancata del canale di Viareggio vicino alla Torre Matilde.

Ogni terza domenica del mese il Museo offre visite ed eventi gratuiti : una bella occasione per riscoprire un luogo pieno di ricordi e cimeli che conservano l’identità e la memoria collettiva del territorio.

Rossana Bergamini

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