Tappeti di segatura 2016

Camaiore 0

28/29 maggio appuntamento con arte, storia e cultura

Si rinnova la tradizione secolare il 28 e 29 maggio 2016 a Camaiore (Lu): tornano i Tappeti di Segatura, ad accompagnare la processione del Corpus Domini. Per tutta una notte, fino alle prime luci dell'alba della domenica, un'intera comunità sarà al lavoro per assicurare, come sempre, uno spettacolo di arte effimera unico nel suo genere che coinvolgerà l'intero centro storico: tappeti, di decine di metri di lunghezza, realizzati con segatura colorata (pula, nel dialetto locale) che si snodano per tutto il centro storico regalando un colpo d'occhio eccezionale. Poche ore per osservarli ed ammirarli, poi la precessione religiosa che passerà su questo percorso ne lascerà solo un ricordo.



Come ogni anno il tema generale viene scelto dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta in Camaiore e assegnato ai 14 gruppi che compongono l'Associazione Tappeti di Segatura. Nell'Anno Santo giubilare la scelta è ricaduta sulle Opere di Misericordia corporale e spirituale, proponendo un percorso di fede che ne sottolinea anche l'aspetto sociale.



IL TEMA



Il tema affrontato quest'anno (Opere di Misericordia) è ispirato chiaramente dell'Anno Santo, o Anno Giubilare, e in particolare dalla richiesta avanzata da Papa Francesco per una Chiesa che recuperi le opere di Misericordia proposte dal Vangelo. Tema che, per precisa volontà del priore monsignor Damiano Pacini, avrà il suo sviluppo nella vita moderna, tra esigenze e bisogni dei giorni nostri. Nello specifico ogni gruppo di tappetari svilupperà un determinato argomento: Scout Agesci-Camaiore1 l'argomento “Dar da mangiare agli affamati”, per Porta Nuova “Dar da bere agli assetati”, e ancora “Vestire gli ignudi” per gli Amici Tradizioni Popolari, “Alloggiare i pellegrini” per La Badia, “Visitare gli infermi” per Crea Cimbilium, “Visitare i carcerati” per Fuori Porta Lombricese, “Seppellire i morti” per Palinsesto. I restanti gruppi si concentreranno sulla 'misericordia spirituale”, sviluppando questi argomenti: “Consigliare i dubbiosi” per Tepee Onlus, “Insegnare agli ignoranti” per Istituto Comprensivo Camaiore 1, “Ammonire i peccatori” per Sesto Lucchese, “Consolare gli afflitti” per Greenaway, “Perdonare le offese” per La Torre, “Sopportare pazientemente le persone moleste” per Il Centro Storico, “Pregare Dio per i vivi e per i morti” per l'Oratorio San Lazzaro. Renderanno omaggio al Giubileo della Misericordia con i loro tappeti anche i gruppo Leoni del Deserto, Giovanissimi Sesto Lucchese, Corsi Mini Tappetari ed il gruppo Infioratori Versiliesi.



COME NASCONO I TAPPETI DI SEGATURA



La preparazione di questi “quadri” inizia mesi prima dell'evento: dopo la scelta del soggetto si procede alla preparazione dei pannelli di compensato traforati che serviranno da stampi per la realizzazione delle immagini. Infine, un materiale povero come la segatura, viene unito ai colori all'anilina, disciolti in acqua, per riprodurre un'ampia gamma di sfumature cromatiche e di tonalità.



Camaiore celebra il Corpus Domini con una processione fin dalla fine del ‘400, come attesta un documento conservato nell'Archivio Storico del Comune che risale al XV secolo. La tradizione dei tappeti inizia ad affermarsi nel corso dell'Ottocento: sembra che questa usanza sia nata con i servitori spagnoli al servizio dei Borbone che avevano l'abitudine di realizzare tappeti di fiori per accogliere i loro signori che venivano a soggiornare nelle ville della Versilia.

A partire dagli anni Trenta del Novecento fa la sua comparsa la “pula”, la segatura colorata, che sostituisce progressivamente i fiori, fino a diventare il materiale unico con cui realizzare i tappeti. Contemporaneamente la tecnica viene perfezionata: i tappeti, lunghi fino a 50 metri, riproducono immagini sempre più complesse, con ricerca del chiaroscuro e della plasticità.

La tradizione si ripete ogni sabato precedente il Corpus Domini: i gruppi di artigiani iniziano la creazione di queste opere d´arte a cielo aperto, realizzate in una sola notte, durante la quale i “tappetari” rimangono svegli e si destreggiano tra sagome di compensato intagliato, segatura e colori in una vera e propria notte bianca. All'alba della domenica i tappeti sono pronti per essere ammirati, ma solo per poche ore, prima che vengano distrutti dalla processione dei fedeli.



Dal 2015 il Comune di Camaiore, in collaborazione con l'Associazione Tappeti di Segatura e la Parrocchia di Santa Maria Assunta, sta lavorando all'inserimento dei tappeti di segatura all'interno della lista del Patrimoni orali e immateriali dell'umanità dell'UNESCO. I tappetari possono essere ammirati anche al di fuori di Camaiore: le loro opere sono state create a Roma, nelle città gemellate di Rovigno (Croazia), Überherrn (Germania), L'Hospital e Carpentras (Francia), e recentemente all'interno di importanti manifestazioni culturali quali La Notte Bianca a Firenze e il Salone del Mobile di Milano.



TAPPETI DI SEGATURA SOCIAL



Nel 2016 i tappeti diventano anche social. Di recente infatti l'associazione ha puntato su Instagram e Facebook (e a breve lo farà anche su Twitter e Google+) per la propria promozione, cercando di far uscire l'eco della manifestazione ben al di là dei confini toscani. Queste novità social saranno accompagnate da un concorso, un challenge fotografico: tra il 28 e il 30 maggio sarà possibile pubblicare, su Instagram, uno o più scatti dei tappeti di quest'anno, con l'hashtag #tappetidisegatura2016. In giuria personaggi del calibro del fotografo americano Douglas Duncan; in palio una macchina fotografica, un soggiorno a Lido, cene per due persone.





TAPPETI DI SEGATURA ANCHE IN ESTATE



Per il secondo anno consecutivo i tappeti di segatura saranno ospitati anche a Lido di Camaiore. Succederà questa estate all'interno della 'Festa delle Tradizioni' organizzata dall'associazione albergatori, balneari e commercianti di Lido di Camaiore. Un tratto del lungomare di Lido sarà infatti transennato per permettere ai maestri tappetari di realizzare alcune loro opere. Un'occasione unica – confermata dall'esperienza dello scorso anno – per mostrare anche ai turisti estivi una manifestazione unica e caratteristica.



IL MANIFESTO



Tutti gli anni la manifestazione è accompagnata da un manifesto ufficiale. L’immagine nel manifesto di quest'anno (curato da Franco Benassi) rappresenta Camaiore e i suoi monumenti più significativi (Badia, Chiesa S.Michele, museo d’Arte Sacra, Collegiata, Teatro) eseguiti con la tecnica del “puntinismo”. Arricchito da un volo di farfalle, simbolo di resurrezione, il manifesto vuole accompagnare il visitatore e il fedele nel centro storico di una Camaiore dei primi anni del Novecento.



Il FUTURO DEI TAPPETI DI SEGATURA



Una tradizione così importante non può non essere tramandata. Per questo proseguono anche quest’anno i corsi mini-tappetari nelle scuole del territorio. A gestirli la stessa associazione tappetari nell’ambito di un protocollo d’intenti con l’ amministrazione comunale di Camaiore. Le insegnanti hanno inserito nel loro piano formativo l’attività relativa allo studio della tradizione e delle tecniche proprie dei tappeti di segatura. Undici in tutto le classi che seguono i corsi: gli studenti, guidati dagli esperti, preparano cornici, bozzetti, studiano i colori e quest’anno affrontano anche la tecnica del gessetto introdotta nei tappeti agli inizi del 1900.



“Il sostegno dell'Amministrazione non si esaurisce nel contributo economico – ha commentato il sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto - negli spazi concessi e nella fattiva collaborazione che la macchina comunale ha stretto con l'Associazione Tappetari, ma acquista un valore ancor più profondo nella richiesta di inserimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco a cui stiamo lavorando. È notizia di dieci giorni fa che il Ministero degli Interni ha incaricato il Ministero dei Beni culturali della fase istruttoria per la nostra candidatura, prima in Italia e poi, se tutto andrà nel modo giusto, a Parigi. È un modo per salvaguardare e far conoscere questa nostra tradizione: stiamo lavorando anche ad altri progetti paralleli che vanno in questa direzione”

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