In un futuro forse non troppo lontano il mondo sarà invaso dal materiale di scarto, plastica ma non solo, prodotto dell’odierna società consumistica, che si accumulerà ovunque, anche nel mare.

Anche il Carnevale può essere l’occasione per mettere in guardia dagli
effetti dell’inquinamento che la società produce, utilizzando il linguaggio
proprio dell’ironia e dello scherzo per riflettere sulle conseguenze che esso può produrre sul ciclo della natura.

Ecco che allora la mascherata "Fish&Plastic”, con fantasia propone
una serie di elementi della specie marina (cavallucci marini, meduse,
granchi e pesci) in una dimensione futuribile, frutto di un’improponibile
metamorfosi che da origine a creature fantastiche dall’aspetto alterato dalla contaminazione dei materiali plastici, che depositati sul fondo del mare hanno modificato il naturale ciclo evolutivo.

La composizione, che si ispira in chiave carnevalesca propone la rappresentazione degli effetti di accumulazioni non casuali che materiali plastici (piatti, bicchieri, dischetti, sacchetti ed altri) e non solo, producono sui corpi delle varie creature marine i cui esiti non sono anticipabili, quasi a voler rappresentare l’impossibilità di prevedere gli effetti devastanti dell’inquinamento sul naturale ciclo evolutivo della fauna ittica.

Lo sviluppo della mascherata sarà in progress, grazie all’utilizzo nella realizzazione di materiali diversi dalla cartapesta, proponendo sulle forme delle varie strutture, in polistirolo scolpito e rivestito di cartapesta, assemblaggi di manufatti di plastica, in una tecnica di lavorazione sperimentale nuova per una composizione carnevalesca dagli esiti che si anticipano come originali e altamente spettacolari.