Inaugurazione stazione Tiburtina a Roma, bloccati i familiari delle vittime

Disastro a Viareggio 5

È stata inaugurata proprio questa mattina la stazione Tiburtina a Roma, a cui hanno partecipato per protestare in un centinaio, fra No Tav, studenti,i dipendenti della Wagon Lits a rischio posto di lavoro
e un gruppo composto da una ventina di familiari delle vittime di Viareggio.

Al grido di "Vergogna, vergogna", i parenti delle vittime si sono avvicinati ai blindati delle forze dell'ordine che chiudono l'accesso alla stazione Tiburtina da largo Guido Mazzoni. Con in mano le foto dei loro cari morti, hanno cercato di parlare con il presidente della Repubblica, per "un incontro - dicono - atteso da un anno".

Il cordone delle forze dell'ordine ha aperto un varco ai manifestanti, scortati comunque. Ai manifestanti è stato anche concesso di entrare, ma solo dopo che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lasciato la stazione. "Si stanno spendendo soldi pubblici per l'Alta Velocità - spiega il signor Mario, che il 29 giugno del 2009 ha perso la nipote - ma serve più sicurezza sulle linee. Ma costa meno risarcire 32 familiari che investire in sicurezza...".

L'allarme è partito dalla senatrice del Pd Manuela Granaiola, che ha denunciato quella che ha definito ''la barriera di Forze dell'Ordine in assetto di guerra, con manganelli scudi e quant'altro''.

''Mi sono identificata come senatrice e ho chiesto di far passare queste persone, la cui unica arma sono le fotografie dei loro parenti morti e che sono venute a Roma a manifestare assolutamente in modo pacifico per avere verita' e giustizia dopo la strage, ma - e' stata la sua testimonianza - ci viene impedito di stare davanti alla stazione. E' un fatto inaccettabile e mi ritengo offesa come eletta in Parlamento''.


Foto: roma.repubblica.it

5 commenti

  1. fausto mercoledì 30 novembre 2011 alle 10:36:06

    egregio onorevole

    le scrivo per l'ultima sono molto indignato che Lei non mi abbia risposto a questa mie email pubblica da me personalemente scritta.
    Fino da bambino mi hanno insegnato che quando una persona non risponde vuol dire che sempre ha torto.
    Se cosi e' o fosse si dovrebbe vergognare pubblicamente cio dico ed affermo

    Una persona come lei che bene o male mi rapprenta anche nel mio piccolo sia in italia che all'estero avrebbe dovuto chiarire la propria posizione familiare a tale evento.
    Distinti saluti

  2. fausto martedì 29 novembre 2011 alle 17:11:41

    deputato o sentaore marcucci

    aspetterei una sua rispota in merito ad una mia domanda come cittadino che paga le tasse e' gisuto che tutti sappiano la conivolgenza di tale grave cosa

    onde per cui la rinviito pubblicamente a chiarire certe posizioni

    distinti saluti
    Fedi Fausto

  3. fausto martedì 29 novembre 2011 alle 11:45:07

    sig marcucci

    mi fa piacere che abbia firmato questa notizia della strage di viareggio
    Le pongo una domanda e che possibilmente, vorrebbe una risposta.
    La sua famiglia sa nulla di un altra strage di sangue di immuno derivati della casa farmaceutica sclavo quando anni fa tantissime persone che facevano trasfusioni presero AIDS EPATITE e quant'altro per colpa di questo sangue infetto?
    La cosa era denunciata sul sito di beppe grillo molto tempo fa, a tutt'oggi non hanno percepito 1 centesimo quandi, da buon amministratore si dovrebbe preoccupare anche di quelle persone, non fecendo elargire soldi pubblici come sempre, ma che pagasse chi ha sbalgiato e mi costa che tale azienda sclavo fosse anche prorpietà della sua famiglia aspetterei una sua risposta pubblicamente
    grazie

  4. Andrea Marcucci (Pd) martedì 29 novembre 2011 alle 10:11:57

    La libertà di espressione è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione. Dispiace che ieri sia stato platealmente negato ai familiari delle vittime della strage di Viareggio e ad una collega parlamentare.

    A loro e alla senatrice Manuela Granaiola va tutta la mia solidarietà.

  5. marmellata lunedì 28 novembre 2011 alle 23:53:32

    cari concittadini affranti dal dolore
    la colpa e' del signor cicala procuratore di lucca che sta andando avanti molto molto calmo e prende per i fondelli tutti
    mifestazione davanti la procura contro la casta

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