Strage alla stazione, le famiglie: "Grave che lo Stato non sia ancora parte civile"
Disastro a Viareggio martedì 2 aprile 2013 0"La presidenza del Consiglio ancora non si è costituita parte civile, sta trattando con le controparti il risarcimento del danno. Se decidesse di non starci a fianco durante il processo sarebbe grave". Lo dice Daniela Rombi, presidente dell'associazione 'Il mondo che vorrei', che rappresenta i familiari delle vittime della strage di Viareggio.
"Ci sono trattative in corso - spiega l'avvocato Raffaello Cecchetti, codifensore con l'avvocato di Stato Gianni Cortigiani - La costituzione di parte civile è sola sospesa, può essere effettuata fino al dibattimento. In aula siamo sempre stati presenti e ci saremo alle prossime udienze".
Oggi al polo fieristico di Lucca si è svolta la seconda udienza davanti al gup, poi aggiornata a giovedì (salta l'udienza prevista per domani), quando ci sarà la decisione sulle richieste di costituzione di parte civile.
In aula, le difese dei 32 imputati - l'ad di Fs Mauro Moretti, dirigenti e dipendenti delle altre società del gruppo Fs, della Gatx, proprietaria del convoglio che deragliò, e delle aziende di revisione Cima e Jugenthal - hanno sostanzialmente chiesto uno 'sfoltimento' delle parti civili, non opponendosi ai familiari stretti delle vittime e chiedendo al giudice di valutare l'opportunità di accogliere le richieste di alcuni fra enti e associazioni, comprese quelle fra i familiari delle vittime.
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