Assohotel tassa di soggiorno e city card

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Si riunita giovedì la Presidenza Assohotel Versilia, per impostare le linee di intervento della nuova rappresentanza sindacale di egida Confesercenti. Tra i temi affrontati la decisione di non firmare l’accordo per il rinnovo dei contratti di terziario e turismo, a causa di uno scenario economico ancora troppo penalizzante, soprattutto per le PMI. Sono state poi esaminate le asimmetrie informative dei sistemi di booking on line, con particolare riferimento al calcolo della tassa di soggiorno, soggetto a continui errori nonostante le numerose segnalazioni individuali degli imprenditori. Secondo la Presidenza Assohotel è assurdo che i sistemi non siano in grado di impostare correttamente i parametri di calcolo. E proprio l’applicazione della tassa di soggiorno nel Comune di Viareggio è stato argomento dell’incontro. La Presidenza Assohotel ritiene che il Commissario Prefettizio Romeo, trincerandosi dietro il parere della Corte dei Conti non faccia l’interesse della Città. Invero, il parere della Corte dei Conti pur sancendo l’irrevocabile della delibera 5/2014, si conclude indicando chiaramente che la normativa di settore “consente una rimodulazione, nella sede regolamentare, delle tariffe della tassa di soggiorno, fermo restando che la gradazione debba partire dall’applicazione del tributo nella misura massima. Peraltro, la condizione di dissesto in cui versa il Comune impone di compiere un’accurata valutazione dell’eventuale minore derivante dalla rimodulazione dell’imposta, nonché di preordinare le necessarie misure di compensazione”. Quindi, ferma restando l’applicazione dell’imposta nella misura massima di 5 euro a notte per alcune tipologie di strutture ricettive, questa può essere declinata in misura diversa a favore di strutture che soffrono particolarmente l’attuale livello della tassa, quali gli alberghi da una a tre stelle e i campeggi. In queste strutture infatti – prosegue la nota Assohotel – è particolarmente significativo l’aumento tariffario rispetto alla disciplina previdente, con punte superiori al 300%, e l’incidenza relativa rispetto al prezzo delle camere è insostenibile e rischia di mettere fuori mercato molte strutture alberghiere da una a tre stelle. Una diversa determinazione degli importi della tassa di soggiorno è quindi possibile in base al parere della Corte dei Conti, reperendo le risorse necessarie a compensazione su altri fronti, come la riduzione delle spese e degli sprechi della macchina comunale.
Nel merito della questione la Presidente di Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli propone una soluzione innovativa: “L’adozione di una city card , ovvero di un sistema sinergico tra le imprese del turismo, che con opportune scoutistiche adeguatamente veicolate e pubblicizzate, permetta di ridurre l’impatto della tassa di soggiorno, che – ricorda Giampaoli – ricade interamente sui turisti clienti delle strutture ricettive, che si trovano a pagare le conseguenze del dissesto delle casse comunali”.

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